Astro TG del 30/01/2023
Buongiorno e ben ritrovati all'Astro TG
Dall’11 settembre al 22 settembre il Dio padre degli uomini e il Dio padre degli dei scendono sulla terra taurina per un faccia a faccia durante 10 giorni in cui l’uno sarà all’ingresso e l’altro all’uscita della “casa” che Giove ha in Toro. Infatti Giove sarà all’ingresso dei termini tolemaici di giove al grado 15 del toro mentre Urano sarà all’uscita del termine di giove a 22 gradi del toro. Si scruteranno come due cowboy pronti a sparare in moto retrogrado per poi darsi appuntamento l’anno dopo nel 2024 ad aprile a 21 gradi del toro, sempre nel termine di Giove ma perfettamente congiunti e questa volta in moto diretto. Una data particolare quella dell’aprile 2024 nella quale quasi tutti i pianeti saranno concentrati nei 3 segni: pesci, ariete e toro.
Cosa escogiteranno questi due colossi in quei 10 giorni di settembre 2023 prima di congiungersi definitivamente nell’aprile 2024?
Sappiamo che è in toro che si giocano tutti i cambiamenti aquariani concreti apportati da urano, governatore dell’aquario. Un pianeta urano che, scomodo nel toro, spesso lo abbiamo attribuito alle valenze del World Economic Forum, quell’associazione privata capace di cambiare il mondo attorno a noi secondo gli ordini di Davos, di Klaus Schwab e dell’Agenda 21-30 dell’ONU.
Data l’incompatibilità di questi due pianeti che si incontrano e data l’instabilità di urano in un segno a lui poco congeniale come il toro e considerando invece il vantaggio che ha giove in un segno a lui certo indifferente quale il toro a parte a parte per quei gradi che vanno dal 15 al 20 dove giove è avvantaggiato. Questo mi fa pensare ad una interferenza che riceverà urano nel completare i suoi piani di trasformazione del vecchio paradigma. Questo potrebbe essere interpretato non con un completo cambio di rotta rispetto all’era dell’aquario o al transumanesimo ma magari un semplice rallentamento nelle politiche green o una crescita dell’economia di vecchio tipo magari appoggiata nel 2024 da un ritorno grandioso di Trump e della vecchia grandiosità economica americana: bella concreta, spartana e materialista proprio da giove in toro avvantaggiato anche dai suoi termini tolemaici.
Oppure un forte scontro fra il vecchio sistema politico/economico e il nuovo, forse l’ultimo scontro che non eviterà il cambiamento ma ne smusserà gli angoli e permetterà accordi più democratici per raggiungere la svolta green, digitale e robotica in maniera più giusta per tutti, meno precaria, meno stringente e non dittatoriale.
E con questo per oggi è tutto dall'Astro TG, appuntamento a domani.
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